31_08_2012 | COCORICO’. DOPO I TRE CASI DI OVERDOSE QUESTORE E CARABINIERI DIFFIDANO IL LOCALE

Venerdì, 31 Agosto 2012

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COCORICO’. DOPO I TRE CASI DI OVERDOSE QUESTORE E CARABINIERI DIFFIDANO IL LOCALE


Cocoricò. “Qualcosa deve cambiare”, questo il monito del questore, Oreste Capocasa, e del colonnello dei carabinieri, Luigi Grasso, dopo i tre casi di overdose in un solo mese, quello di agosto. Soprattutto se proprio il locale sulle colline riccionesi è l’unico in tutta la penisola ad aver fatto registrare dei numeri così inquietanti. Da qui la diffida congiunta che questura e carabinieri hanno preparato nei confronti della proprietà.


Questore e colonnello parlano di “indicazioni” per la proprietà, di “documento meditato” e anche della volontà di non criminalizzare. “Non c'è criminalizzazione da parte di nessuno – spiega Grasso – perché abbiamo sempre collaborato bene con i gestori”. In pratica ai gestori si richiede di eliminare le zone buie e di potenziare il servizio di sicurezza all'interno e all'esterno. Anche all’interno sarà installata la video sorveglianza. Le forze dell'ordine si faranno vedere di più.


Vale la pena ricordare, forse, la chiusura per 15 giorni della discoteca in dicembre perché lì, a festeggiare il suo compleanno, un 18 enne di Cattolica ha assunto la pasticca di ecstasy che ha rischiato di mangiargli il fegato. Il ragazzo è stato salvato da un trapianto. Subito alla riapertura sono stati due gli arresti per spaccio. Il numero ad oggi è salito a 20.